Storia di Reggina Calcio

La Reggina Calcio, maggiore realtà sportiva della città di Reggio e della Regione Calabria, grazie alla propria gloriosa storia ed allo straordinario seguito popolare di cui dispone, gode di visibilità nazionale ed internazionale tali da poter esser considerata veicolo della “calabresità” positiva in Italia e nel Mondo.

11/1/1914 NASCE LA REGGINA

Anno 1914, nasce la Reggina. L’undici gennaio, pochi “coraggiosi” fondano l’Unione Sportiva Reggio Calabria, primo antenato del club che oggi rappresenta la città. Anni difficili durante i quali soltanto un’incontrollabile voglia di calcio riusciva a fronteggiare la mancanza di fondi e strutture. Nei primi 30 anni di vita si susseguono i cambi di denominazione di un club impelagato nei campionati interregionali.

LA PRIMA VOLTA IN C

 La prima promozione in C arriva nel 1938: una fugace esperienza perché, al termine della stagione successiva, la Reggina torna in IV serie.

LA PRIMA IN B E L’ERA GRANILLO

Il primo grande, storico traguardo arriva al termine della stagione 64-65. La Reggina del Presidente Oreste Granillo, cui oggi è intitolato lo Stadio, conquista la Serie B. Seguono nove campionati cadetti: nel primo la Reggina sfiora addirittura una clamorosa promozione in A. Tutto cambia negli anni 70. La Reggina precipita nuovamente in C. Resterà, altalenando la C1 alla C2, lontana dalla B per 14 anni.

NASCE LA REGGINA CALCIO

 L’AS Reggina, trovatasi in grave difficoltà economica, viene rifondata da un gruppo di giovani ed ambiziosi imprenditori reggini. Assume il nome di Reggina Calcio mantenendo il titolo sportivo della precedente società.

L'ATTESO RITORNO IN B

 La Reggina, terza classificata nel girone B della Serie C1, sfida la Virescit Boccaleone nello spareggio promozione a Perugia. Decidono le reti di Bagnato e Catanese, gli amaranto riconquistano la B dopo 14 anni trascorsi nella polvere della C1 e della C2. Il successo, storico, è salutato da 20.000 reggini giunti nel capoluogo umbro per sostenere la squadra allenata da Nevio Scala verso l’impresa.

NASCE IL CENTRO SPORTIVO S.AGATA

Esempio della programmazione societaria amaranto, Centro Sportivo di primissimo livello in Italia, assoluta eccellenza nel meridione, risponde a tutte le esigenze sportive e direzionali del club. Ideato e progettato al termine degli anni '80 su un’area abbandonata a ridosso del torrente S.Agata, nella zona sud della città sorge la casa della Reggina.

SPAREGGIO DI PESCARA

La prima stagione tra i cadetti è esaltante e porta la Reggina alle porte del sogno Serie A. La Reggina arriva quarta a pari merito con Cosenza e Cremonese. Ancora uno spareggio, questa volta contro i grigiorossi a Pescara. Ancora un esodo di tifosi calabresi al seguito: oltre 23000 i cuori amaranto sugli spalti dell’impianto abruzzese. La Reggina si piega soltanto ai rigori, svanisce all’Adriatico il miracolo che aveva riunito una città nella rincorsa verso “l’impossibile”.

LA NUOVA PROMOZIONE TRA I CADETTI

 La Reggina retrocessa in C nel '91, inizia a gettare le basi di un progetto che permetterà al Club di raggiungere risultati insperati negli anni successivi. Nel 93-94 conclude seconda il campionato dopo aver conteso a lungo il primo posto, e la promozione diretta, al Perugia venendo poi beffata dalla Juve Stabia nei playoff. Salto di categoria rimandato di una sola stagione quando gli amaranto dominano il campionato trascinati dal capocannoniere del torneo, Alfredo Aglietti, che con 20 centri sarà decisivo per riportare la squadra dello Stretto tra i cadetti.

13/6/1999 LA PRIMA VOLTA IN SERIE A

 Il campionato di Serie B 98-99 vede gli amaranto protagonisti di una cavalcata esaltante che porta Reggio Calabria a poter cullare, nuovamente, la possibilità di raggiungere l’Olimpo del calcio tricolore.

Quel giorno arriva. E’ il 13 giugno dello stesso anno.

Al Delle Alpi la Reggina conquista, per la prima volta nella storia, la Serie A. Gli amaranto superano il Torino e mandano in delirio i 30.000 tifosi amaranto che affollavano le tribune della cattedrale piemontese. Centinaia di migliaia di persone si riversano sul Lungomare di una Reggio, forse mai unita come in quel giorno, che inizia una nuova entusiasmante storia sportiva ed esige quell’opportunità di riscatto sociale a lungo attesa. Vince la Reggina, che nel 2000 siederà al tavolo delle grandi, da parigrado, guardando in faccia una realtà che sembrava non dover arrivare mai.

LA PRIMA SALVEZZA IN A

Il battesimo in Serie A si tiene sempre a Torino il 29 Agosto 1999. Questa volta l’avversaria è la Juventus. L’incredibile risultato finale si legge d’un fiato: 1-1, gli amaranto impongono il pari alla Vecchia Signora. La prima partita nel nuovo stadio intitolato a “Oreste “Granillo” è Reggina-Fiorentina: l'impianto è stracolmo, “un vulcano”, come lo definì la Gazzetta dello Sport: sarà uno storico 2-2. Gli amaranto, accompagnati in partenza dalla diffidenza degli addetti ai lavori, raggiungono la salvezza addirittura con una giornata di anticipo pareggiando in casa con l’Hellas Verona per 1-1.

SPAREGGIO CON L’HELLAS VERONA

Otto sconfitte consecutive nelle prime nove giornate di campionato cui la Reggina contrappone la forza delle idee e della progettualità. Nessun esonero, nessun ribaltone: gli amaranto proseguono dritti per la propria strada e risalgono la classifica fino a guadagnare l’accesso allo spareggio salvezza con l’Hellas Verona.

L’andata è al Bentegodi, vincono i veneti con un gol di Laursen. Al ritorno al Granillo la Reggina passa con Zanchetta e Cozza ed accarezza il sogno, è Cossato ad una manciata di minuti dalla fine a spezzare l’incantesimo. L’amarezza e la rabbia per una retrocessione immeritata si trasformano in energia per la stagione successiva…

LA REGGINA TORNA IN A

Non accetta il verdetto del campo che l’ha restituita alla Serie B: la Reggina reagisce con orgoglio, domina il campionato e torna immediatamente nella massima serie del calcio italiano. Un’impresa difficilissima, riuscita a pochissimi club retrocessi. Una nuova festa colora di amaranto Reggio Calabria, il Club dello Stretto torna tra le grandi.

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L'IMPRESA NELLO SPAREGGIO CON L’ATALANTA

Amaranto nuovamente in A, ancora una volta uno spareggio nel destino. Al termine di una stagione ricchissima di emozioni, la Reggina sfida l’Atalanta per restare in Serie A. Gara di andata al Granillo che si conclude con un timoroso 0-0, il verdetto è rimandato all’Atleti Azzurri d’Italia. Un nubifragio costringe le squadre al rinvio dell’incontro, Reggina e Atalanta scendono in campo il giorno successivo: lo stadio è stracolmo, Natali sblocca l’incontro per la Dea. Non mollano gli amaranto che con l’orgoglio ed un gioco brioso trovano il pari con Cozza. L’apoteosi è la rete di Bonazzoli: la Reggina sbanca lo stadio di Bergamo, scaccia le streghe e resta in A.

LA REGGINA PIEGA LA JUVENTUS

 Una notte storica. Al Granillo arriva la Juve schiacciasassi di Fabio Capello, la Reggina ha appena perso il derby con il Messina: il pronostico sembra scritto. Eppure, la Juve che fino ad allora aveva subito soltanto due gol in tutto il campionato ne subisce altrettanti in un tempo solo dagli amaranto. La Signora scivola a Reggio, è il tripudio di un Granillo infuocato.

REGGINA PADRONA DELLO STRETTO

30/4/2006. Data indelebile, che segna il recente passato della storia della Reggina. Il campionato volge al termine, al Granillo è di scena la rivale di sempre: il Messina. Un derby dello Stretto dal valore incommensurabile, forse il più importante mai disputato. La sconfitta, o la vittoria, può determinare le sorti delle squadre. Andrà esattamente così: la Reggina si impone con un rotondo 3-0 ed ottiene la salvezza, il Messina retrocede proprio nel tempio del calcio reggino. La Curva Sud srotola una gigantesca “B” giallorossa per celebrare l’evento.

27/05/2007 IL PRIMO “SCUDETTO” DELLA STORIA AMARANTO

 Una delle più avvincenti, incredibili, emozionanti, significative storie mai raccontate dal calcio italiano. All’inizio della stagione, la Reggina giace sul fondo della classifica gravata da una penalizzazione di 15 punti. Il coro è unanime: la Reggina è condannata alla B! L’ingiustizia della penalità inflitta è direttamente proporzionale all’orgoglio messo in campo dagli amaranto, protagonisti di una cavalcata clamorosa. Nella Reggina gioca la coppia gol più prolifica del campionato (Bianchi e Amoruso, 35 gol totali), sono 51 i punti totali conquistati con imprese storiche quali la vittoria sulla Roma, le 4 reti rifilate al Catania, il nuovo successo sul Messina, la rimonta da 0-3 a 3-3 sul campo dell’Empoli alla penultima giornata. Il calcio sa esser poesia ed il miracolo si compie al Granillo, nell’ultima giornata, quando la Reggina batte 2-0 il Milan Campione d’Europa e conquista la salvezza.

I PLAYOFF E LA NOTTE DI NOVARA

La Reggina tornata in B nel 2009 è reduce dal proprio primo, drammatico campionato cadetto. Il sogno di una nuova, immediata promozione è svanito. E’ tempo di rifondare. La Reggina, come sempre nei momenti di difficoltà, si affida alla forza delle proprie idee e ad un nuovo progetto tecnico capace di valorizzare i prodotti del proprio eccellente settore giovanile. A fari spenti, gli amaranto scalano le posizioni della classifica, accrescono le proprie sicurezze e l’autostima, riavvicinano il popolo amaranto. La sesta posizione vale l’accesso ai playoff promozione. La gara di andata con il Novara, terminata 0-0, sarà ricordata per il calore ed il sostegno incessante di un Granillo gremito da 20000 tifosi. Al ritorno in Piemonte la Reggina ha un solo risultato a disposizione: la vittoria. Al 90’ gli amaranto sono ad un passo dall’impresa: vincono 2-1 quando un destro al volo di Rigoni, bello e irripetibile, porta il Novara al turno successivo. La Reggina è eliminata ma al ritorno a Reggio è accolta dai propri tifosi in aeroporto i quali salutano i ragazzi con un lungo applauso, testimonianza di come anche una sconfitta, dopo aver gettato in campo ogni goccia di sudore, possa esser apprezzata ed encomiabile.

Un tavolo, poche sedie, un PC M24, due tavolini e una vecchia Olivetti Lettera 22 nelle uniche due stanze della prima sede amaranto posizionata nella parte alta della città. Sono questi i primi “beni” della società Reggina Calcio S.p.a. nata nel 1986 dalle ceneri della “A.S. Reggina 1914”.
La sede era in un piccolo appartamento, i mobili si limitavano all’indispensabile, le riunioni si facevano in piedi ma, la voglia di fare calcio era così forte da non avvertire quasi la mancanza di strutture.
La prima importante operazione di mercato è stata fatta nel 1986 quando, dal Veneto arrivò un gruppo di giovani promettenti calciatori.
Nella stagione 1987/1988 la Reggina arriva terza al girone B della Serie C1 e vince lo spareggio a Perugia il 12/6/1988 di fronte a 20.000 reggini.
Nella stagione successiva, dopo un ottimo campionato in Serie B svanisce a Pescara, il 25 giugno 1989, il sogno della Serie A.
In casa amaranto si pensava al futuro, il progetto, diventato realtà, era quello di dotare la Reggina di un proprio Centro Sportivo, l’area è una vecchia discarica a ridosso del Torrente S.Agata di proprietà del Demanio, l’investimento è importante e può essere realizzato grazie alla cessione di uno di quei ragazzini veneti che con la maglia n°10 si era distinto in tutto il campionato, tanto da essere richiesto da un grande Club di Serie A.

Quello stesso anno però la Reggina retrocede in Serie C, era il 1990 e le conseguenze economiche furono di notevole entità, la campagna abbonamenti fu deludente, gli incassi allo stadio quasi inesistenti.
Tra mille difficoltà la società tiene duro e, con una serie di vittorie da record, nella stagione 1994/1995 Reggio risorge e riconquista la B. Si ricomincia quindi a programmare, si vuole giungere ad un traguardo storico.
Nel 1997 l’Amministrazione Comunale inizia la ristrutturazione del vecchio Stadio Comunale, in città si avverte il desiderio di conquistare un traguardo importante.

Nell’Aprile del 1999, con lo stadio quasi pronto ed una sesta posizione in classifica la Reggina lancia la campagna abbonamenti per la stagione successiva.
E’ il record assoluto, in cinque giorni vengono sottoscritti 12.400 tessere, è la testimonianza che la gente ci crede e vuole esserci, il 13 Giugno dello stesso anno la Reggina conquista, per la prima volta nella storia la Serie A. La città, l’intera provincia, impazziscono di gioia, il Presidente diventa il fratello di un popolo.
Il battesimo della Serie A si tiene a Torino il 25 Agosto 1999 con Juventus-Reggina, il risultato finale è 1-1. La prima partita invece, nel nuovo stadio intitolato a “Oreste “Granillo”, storico presidente della A.S. Reggina, è Reggina-Fiorentina del 12/9/1999, lo stadio è stracolmo. Dopo due stagioni ricche di emozioni, il 24 giugno del 2001, dopo quell'indimenticabile e doloroso gol subito dal Verona la Reggina retrocede in serie B.
Il desiderio di rivalsa è fortissimo e dopo undici mesi e due giorni la Reggina ritorna in Serie A, e da allora la storia continua…